Le insidie dell’uguaglianza. La torre di Babele

Poter scegliere anche il cognome della madre è sicuramente, in teoria, una conquista, un riconoscimento, per i figli, della loro completa identità, ma…quali  problemi nasconde? Come evitare una crescita esponenziale dei cognomi? Infatti appare chiaro che già tra nonni e nipoti il numero raddoppierebbe, 4 cognomi per una coppia di nonni, altri 4 per l’altra coppia, cioè 8 cognomi per il povero nipotino, e così via in progressione geometrica. L’unica strada possibile è quella di fare una scelta tra i cognomi, e questo, e mi meraviglio che nessuno lo faccia notare, già contraddice l’affermazione della ministra Cartabia, secondo la quale è stato fatto un passo avanti verso l’uguaglianza di genere nell’ambito della famiglia. In realtà ciò che è stato assicurato è solo il diritto di scegliere tra i cognomi, favorendone alcuni e penalizzandone altri, ed è pure facile prevedere che saranno scelti, più che in base al genere, quelli più importanti, e socialmente di rilievo, ma questa non è affatto l’uguaglianza tanto decantata.

E inoltre, visto che il padre può avere un cognome, ed il figlio, sempre per problemi numerici, potrà sceglierne un altro, che so, quello di una delle nonne, si perderà la linea continua che finora è stata così importante, ed addirittura insostituibile nelle ricerche presso le parrocchie o i vecchi archivi comunali.

Pierino Rossi\Neri sarà un unicum, perché nato da Antonio Neri\Bianchi e da Maria Rossi\Gialli, e magari avrà pure un fratello di nome Giovanni Gialli\Bianchi…eccetera eccetera.

Non so quantificare quanti danni questa nuova torre di Babele potrà causare, ma di danni sicuramente si tratta…almeno dal punto di vista storico e culturale.

Con queste regole le famiglie blasonate vanno a farsi benedire, appena nascerà un rampollo ribelle alla tradizione, e d’accordo, vadano pure a remengo, ma come orientarsi nella vita di tutti i giorni, tra i nuclei familiari che sono la rete che sostiene i nostri legami socio-affettivi?

“ La sig. Pina Verdi, nostra cara vicina di casa, è malata e mi chiede di passare a prendere la sua bimba a scuola…ma, accidenti!…come si chiama?…d’accordo, Francesca…ma poi…Francesca Verdi no, e nemmeno Bianchi…oddio…e adesso cosa dico al Preside?”

Diamo l’ultimo saluto ai clan famosi, ai grandi marchi, agli Agnelli, ai Doria, ai Marzotto, ai Kennedy, ma anche ai Buddenbrook, ai Fratelli Karamazov, al povero Zola con la sua saga dei Rougon-Macquart, per non parlare dei Malavoglia, che, poveretti com’erano, avrebbero perso il loro soprannome, che tanto li identifica,subito subito, alla prima mareggiata….magari per tornare a chiamarsi semplicemente Toscano, o chissà come.

Lucia Pompei,Bianchi, Neri, Rossi ,ecc ecc