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. In un contesto storico in cui il centro di Teramo sta perdendo alcuni pezzi e servizi in ambito socio-economico, come ad esempio le scuole (l’ultima il Delfico), alcune attività commerciali (Sottosopra), gestori di telefonia (Wind, Tim), l’infopoint della Team (sebbene momentaneamente al Parco della Scienza), sale la preoccupazione dei teramani, soprattutto del popolo degli anziani, in vista del prossimo trasferimento dell’Uccp (si parla del prossimo anno), il cosiddetto mini-ospedale, che in un afflato di razionalizzazione di costi e di servizi da Circonvallazione Ragusa passerà a Casalena. 
Il 5 maggio scorso in sede di Commissione Salute della Conferenza delle Regioni il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha fatto sentire la sua voce (“pianterò la grana” aveva precisato in precedenza) con la presenza del suo assessore per ciò che riguarda la ripartizione del fondo sanitario nazionale 2025. “Vi assicurò che non saremo soli – ha ribadito – ho già sentito metà delle regioni italiane di ogni colore politico che condivide con noi la scarsa densità di popolazione, la forte presenza orografica di zone montane e di aree interne, condizioni che rendono inevitabilmente più costoso il servizio sanitario”.   

. La provincia di Teramo da oggi al 2035, in soli 10 anni, avrà 20.201 persone in meno in età lavorativa (-10%, dati Cgia Mestre), con il risultato che secondo tali proiezioni il territorio calerà da 188.136 a 167.935 di potenziali lavoratori (34esima provincia italiana). Un duro colpo per il sistema economico (calerà il Pil e quindi la ricchezza generata), per la tenuta dei conti pubblici, per il futuro del mercato immobiliare, per il turismo e per tanti altri settori “tranne che per la banche” chiarisce il report. 
Bisogna investire in questo momento di crisi e non piangerci addosso” recitano i commercianti teramani per cercare di scacciare la crisi epocale del settore con il fiorire diffuso di nuove aperture in città di questi ultimi giorni. La città di Teramo, coi cantieri in pieno lavorio, l’e-commerce, il mancato ricambio generazionale, l’inverno demografico, è più colpita di altre realtà prossime.   

. Il territorio teramano rientra in quello in cui si lavora di più in ambito nazionale durante i periodi festivi e quindi anche nelle domeniche. L’Abruzzo, a detta della Cgia di Mestre, è terza in Italia per incidenza percentuale di coloro che lavorano la domenica (24,9, la media nazionale è di 20,4). Negli ultimi dieci anni, a seguito della liberalizzazione degli orari di apertura e chiusura delle attività commerciali introdotta dal governo Monti, il numero dei lavoratori impiegati durante le giornate festive è aumentato costantemente. Se ci sono alcuni settori insopprimibili (sanità, turismo, trasporti, informazione, ecc.) ce ne sono altri invece che potrebbero rispettare maggiormente le festività facendole passare a casa coi propri cari oppure dedicandosi ai propri hobby o solo riposando. Questo record negativo, secondo la Filcams Cgil, è da ascrivere nel nostro territorio soprattutto “allo sviluppo enorme dei centri commerciali” e “alla poca sindacalizzazione” di alcune realtà, due voci che incidono molto sul fenomeno. 

. La nuova captazione d’acqua di Gabbiano di Civitella del Tronto rappresenta una boccata d’ossigeno per la provincia teramana e per le sue crisi idriche negli ultimi anni sempre più ricorrenti soprattutto lungo la Vibrata e la costa Nord. Una boccata che avrà una portata di 50 lt/secondo (ma si pensa anche di più), un patrimonio ulteriore d’oro bianco che sarà riversato per gradi in un territorio che ha più sete di prima, “per una provincia – come riferisce il dg Pierangelo Stirpe – con un buon 30% di acqua in meno negli ultimi 5-6 anni per via dei cambiamenti climatici, delle nevicate e precipitazioni che sono diminuite in maniera importante, e con un andamento ciclico delle sorgenti negativo. Ad oggi il deficit acquifero ammonta a 400 lt/s che è compensato dall’impianto di potabilizzazione di Montorio”. A ciò si unisce anche dispersione in rete, benché Teramo su questo versante si presenti più virtuosa di altre realtà.