Appunti di Sociologia dell’Educazione parte 1

Dispense di Sociologia dell’educazione

1. Sociologia

  • Auguste Comte, il brillante,
    discusso e tormentato pensatore francese vissuto fra il 1798 e il
    1857, considerava la sociologia, sua creatura pazientemente e
    puntigliosamente modellata nel corso di una vita «consacrata –
    come fu scritto – esclusivamente al servizio dell\’umanità».,
    come la scienza suprema.

  • La collocazione di questa
    disciplina in posizione di assoluto predominio, di dea ex
    macchina
    che appare a correggere tutte le storture provocato
    dalla fallacia dei singoli e dei consorzi umani, può sembrare
    esplosa dall\’orgoglioso spirito missionario di Comte, figlio di
    ferventi cattolici.

  • Alla luce di una verifica
    storica, bisogna dar atto a Comte – il quale del resto si sentiva, e
    tale viene ancora considerato, padre della sociologia- che la
    definizione non è immeritata.

 

2. LA SOCIOLOGIA E LE SOCIOLOGIE

  • La scienza sociologica moltiplica
    i paradigmi teorici e gli approcci metodologici. Progressivamente
    espande i campi della ricerca applicata, a scapito dell’elaborazione
    teorica generale.

  • La disciplina si frammenta in
    seguito in una pluralità di sottodiscipline che hanno
    acquisito col tempo una loro autonomia e una loro storia.

  • Questa tendenza è
    inevitabile, sia perché riflette la più generale
    tendenza alla specializzazione dei saperi, sia perché il
    campo dei possibili interessi di studio della sociologia è di
    fatto sterminato.

  • Questa tendenza all’iper
    specializzazione presenta però seri inconvenienti, in quanto
    rischia di far perdere di vista l’intrinseca connessione dei fatti
    sociali e l’idea stessa di società come insieme dei
    rapporti di interdipendenza tra le sue varie parti.

 

3. Scoperta sociale dell’educazione e
dipendenza dalla società

  • La \”scoperta sociale
    dell\’educazione\”. È strettamente legata ai grandi
    processi di trasformazione della società, che riguardano gli
    ambiti diversi – economico, politico, culturale- e che possono
    essere sinteticamente riassunti nei termini di una progressiva
    razionalizzazione e secolarizzazione tanto delle istituzioni quanto
    dei rapporti tra gli uomini. Negli individui cresce la
    consapevolezza della separazione tra sé e la realtà
    sociale esterna, che appare quindi oggettiva rispetto alla propria
    soggettività.

  • Con tale consapevolezza, frutto
    dei processi di differenziazione sociale e, come dirà
    Durkheim, della divisione del lavoro, integrazione e ordine sociale,
    si pone in modo diverso, ma soprattutto in termini maggiormente
    problematici. Nasce, come si è detto, il “problema della
    società\”, dal quale prende avvio la stessa sociologia
    come opportunità scientifica e si sviluppa la riflessione
    sull\’educazione in quanto fattore sia di integrazione sociale sia di
    differenziazione tra i diversi gruppi sociali.

  • ( Cfr. Besozzi, 1993, pp.38-39)

4. La scoperta sociale
dell\’educazione:
rilevanza sociale e sociologica

L\’educazione assume grande rilievo con
l\’avvento della società industriale, tanto che si può
parlare di \”scoperta sociale dell\’educazione\” per una nuova
società come quella occidentale che, come afferma Sgroi
(1979, pp. 25-6), sta uscendo dalle \”Grandi Tradizioni»
che hanno costituito l\’asse portante dell\’antico regime sociale: la
tradizione religiosa della totalità del “sacro”, la
tradizione \”dinastica\” del potere politico, la tradizione
produttiva del mondo agricolo-pastorale-artigianale […]. Questa
nuova società ha bisogno di costruirsi il \”suo\”
essere sociale, abilitato a muoversi nella fabbrica, nello Stato
formale, nella città moderna.

  • Questa rilevanza sociale
    dell\’educazione diventa anche una rilevanza in senso sociologico, in
    quanto la riflessione pone progressivamente grande attenzione al
    fatto educativo, quale elemento-chiave di spiegazione dei processi
    di integrazione e di cambiamento sociale. (Cfr. Besozzi, 1993, p.
    38).

 

5. Scoperta sociale e funzioni
dell’educazione

  • In particolare, la \”scoperta
    sociale\” dell\’educazione apre la discussione sui fini e sulle
    funzioni dell\’educazione: si tratta di un dibattito che accompagna
    la società moderna fin dal suo nascere e che metterà
    in luce, come vedremo, l\’esistenza di diverse concezioni riguardanti
    il rapporto che intercorre tra educazione e società.

  • Porsi il problema dell\’educazione,
    dei suoi scopi e delle sue funzioni significa anche mettere in
    evidenza un nodo centrale della stessa riflessione sociologica,
    quello riguardante l\’ordine sociale.

  • Il pensiero sociologico si
    sviluppa nella percezione della mutevolezza e quindi della
    relatività e storicità delle strutture organizzative,
    politiche, economiche.

  • Sono proprio i mutamenti nella
    struttura socio-economica che hanno reso possibile una formulazione
    esplicita e sistematica del pensiero sociologico e del suo oggetto
    di studio, che fa riferimento essenzialmente all\’uomo in quanto
    condizionato socialmente (Izzo, 1992, p. 12).

  • (Cfr. Besozzi, 1993, p.38)

 

6. Fondamenti nello studio del
rapporto
educazione-società.

  • Il rapporto tra società ed
    educazione rappresenta un nodo fondamentale di riflessione tanto
    nella sociologia generale, quanto, a maggior ragione, nella
    sociologia dell\’educazione.

  • Anzi, proprio la riflessione sui
    legami che intercorrono tra una determinata società e le
    modalità di trasmissione del patrimonio di valori e
    conoscenze alle nuove ge­nerazioni consente di cogliere la
    stretta interdipendenza tra teoria so­ciologica e riflessione
    sui processi formativi.

  • Come sottolineava Gallino
    nell\’introduzione al suo volume Personalità e
    industrializzazione
    (1972, p. X) “ la dinamica della società
    resta spesso incomprensibile se non si prende in esame; -accanto- al
    sistema delle relazioni sociali che costituisce l\’oggetto spe­cifico
    della riflessione sociologica, l’ insieme della cultura e i tipi
    di persone che incorporano quella cultura e danno vita al sistema di
    relazioni” ( E. Besozzi, Elementi di Sociologia
    dell’educazione
    , cit., p.35).

 

7. Sociologia dell’educazione.
Scienza autonoma

  • Nell’attuale società
    l’individuo, collocato in strutture diverse a stento trova
    un’identità unitaria. Si trova a vivere in un contesto
    privo di punti di riferimento e prova difficoltà a ricomporre
    la molteplicità degli universi simbolici. Il controllo della
    complessità e dell’ambiente può realizzarsi
    attraverso la specializzazione, affidando alle singole agenzie
    educative compiti propri, e con l’isolamento dei gruppi sociali.

  • La scienza, che esamina la
    regolarità dei fenomeni sociali, è la Sociologia
    dell’Educazione,
    [1] che indaga sui rapporti e dinamiche, che
    caratterizzano la funzione svolta dai processi educativi nelle
    diverse società umane, con l’ausilio di altre scienze, in
    particolar modo della Sociologia e della Pedagogia.

  • La Sociologia dell’Educazione
    diventa scienza autonoma piuttosto tardi. La data di nascita si
    suole collocare nel 1902, anno di una famosa prolusione di Durkheim,
    sui rapporti tra sociologia e pedagogia. I primi studi sui rapporti
    tra educazione e sistema sociale furono svolti da E.Durkheim e
    M.Weber.

  • [1] Cf. E.BESOZZI, Elementi di
    sociologia dell’educazione
    , La Nuova Italia Scientifica, Roma
    1993.

 

8. Il rapporto Società
educazione come scienza

  • In particolare, è proprio
    con il venir meno della concezione di una presunta natura umana
    fissa e immutabile, che la stessa società \”diventa
    problema\”, che si problematizza in sostanza il rapporto tra
    individuo e società, tra contesto istituzionale e azione dei
    singoli individui e dei gruppi (Crespi, 1985).

  • La Sociologia dell’Educazione
    considera il rapporto società – educazione come scienza.
    Studia da un lato l’autonomia dei processi educativi rispetto alla
    società di riferimento, dall’altro l’interdipendenza tra
    processi formativi e strutture sociali, tra società e i suoi
    sottosistemi, tra le sociologie generali e la sociologia
    dell’educazione. L’analisi scientifica richiede l’ausilio di
    più discipline, dal momento che il concetto di educazione
    implica un eclettismo metodologico[1]e investigativo.

  • [1] Cf. G.P.BONANI, Sociologia
    dell’educazione
    , Felice Le Monnier, Firenze 1973.

 

9. Sociologia dell’educazione.
Obiettivo:

  • L’obiettivo principale è
    quello di individuare la collocazione del sistema educativo nella
    società, ossia definire il rapporto tra società e
    cultura.[1] Oggetto di studio della Sociologia dell’Educazione
    sono:

  • 1) l’individuazione del
    funzionamento del sistema educativo,

  • 2) la correlazione esistente con
    gli altri sistemi, con le agenzie di socializzazione e con la
    società nel suo complesso,

  • 3) la definizione delle relazioni
    possibili fra i singoli individui e ciascun tipo di formazione
    sociale interna al sottosistema,

  • 4) la ricerca dei nessi
    realizzabili tra individuo e società,

  • 5) la distinzione tra mediata o
    diretta dell’influenza esercitata dalle agenzie di
    socializzazione.
    [1] Cf. A.BAGNASCO-M.BARBAGLIA-A.CAVALLI, Corso
    di Sociologia
    , Il Mulino, Bologna 1998.

 

10. Teoria sociologica e sociologia
dell\’educazione

  • Al pari o forse ancor più
    di altri settori di analisi specialistica, la sociologia
    dell\’educazione ha conosciuto in questi decenni un alternarsi di
    momenti di efficacia e di carenza esplicativa, in quanto, come ben
    sottolinea Bernbaum (1979, p. 9): «qualsiasi cambiamento
    all\’interno della sociologia dell\’educazione va visto nel più
    ampio contesto dei cambiamenti diffusi nella sociologia, un contesto
    che servirà a illuminare le sue stesse origini e a spiegare
    più correttamente gli sviluppi».

  • Benché possa apparire
    scontato, questo nesso tra sociologia dell\’educazione e sociologia
    generale va continuamente ribadito, proprio perché troppo
    spesso la sociologia dell\’educazione ha teso a lavorare prescindendo
    da questo legame e quindi riducendosi ad analisi e a soluzioni di
    problemi pratici e contingenti (cfr Cesareo, Introduzione a
    Besozzi, 1993, p. 11).

 

11.Sociologia generale e sociologia
dell’educazione II

  • Possiamo pertanto affermare che,
    tra teoria generale e sociologia dell\’educazione esiste un rapporto
    circolare
    , simile quello descritto da Merton (1983) a proposito
    del legame tra teoria e ricerca empirica: la teoria sociologica
    generale quindi fornisce alla lettura sociologica dei processi e
    delle istituzioni educative schemi concettuali generali di analisi,
    anche in termini di ipotesi da verificare mentre la sociologia
    dell\’educazione offre alla sociologia generale elementi per la
    chiarificazione o la riformulazione di concetti e teorie e dello
    stesso quadro generale di riferimento.

  • Dopo aver messo in evidenza questo
    legame imprescindibile, che si coglie soprattutto quando si
    affronta il rapporto generale tra società e forme e modalità
    dell\’educazione, occorre precisare che la trattazione di questo
    rapporto presenta un\’evoluzione, per cui può esse distinta in
    fasi, che corrispondono in larga misura e più in generale
    anche alla stessa evoluzione del complesso rapporto tra teoria
    sociologica e sociologia dell\’educazione» ( E. Besozzi,
    Elementi di Sociologia dell’educazione, cit., p.36).

 

12. Sociologia dell’educazione e
sociologia della conoscenza

  • Tra le differenzazioni più
    affini al processo culturale educativo si collocano la sociologia
    della conoscenza e quella dell’educazione.

  • Esistono legami molto stretti tra
    la sociologia della conoscenza e quella dell’educazione.

  • La sociologia dell’educazione
    non può prescindere dal tenere conto di risultati delle
    analisi condotte a livello di sociologia della conoscenza, ma la
    sociologia dell’educazione, quando analizza i rapporti tra
    strutture sociali e forme pedagogiche, o tra queste ultime e gli
    apparati ideologici del potere, è in se stessa anche
    sociologia della conoscenza.

  • È il concetto stesso di
    educazione ad essere divenuto problematico: se in passato il
    processo di socializzazione e quello di formazione pedagogica erano
    sorretti da modelli ideali, forti e relativamente omogenei, oggi,
    modelli di questo tipo sono diventati più astratti e appaiono
    spesso incongrui con le richieste pratiche che emergono in un
    contesto sociale in costante mutamento.

 

13. Sociologia dell’educazione
in Italia

  • La sociologia dell’educazione in
    Italia è sembrata più interessata a sviluppare analisi
    comparative tra i sistemi educativi di diversi paesi che non ad
    approfondire il confronto con i nuovi modelli teorici della
    sociologia contemporanea.

  • Gli aspetti che hanno formato
    oggetto di analisi da parte dei sociologi italiani dell’educazione,
    sono da ricollegare ai processi di accresciuta scolarizzazione, alla
    permanenza di processi selettivi tradizionali nonostante le nuove
    politiche di riforma del sistema scolastico, alla ri-emergenza del
    confronto tra istruzione pubblica e privata, alle prospettive di
    riforma dell’università, alla pervasività dei mass
    media nell’ambiente esterno alla scuola e all’ingresso delle
    tecnologie informatiche nei processi di informazione.

 

14. Sociologia dell’educazione e
problemi della scuola

  • Riguardo al tema della selezione
    scolastica
    , la sociologia si è inizialmente concentrata
    soprattutto sulle cause esterne all’istituzione, in particolare
    sui condizionamenti socio-economici, strutturali, di appartenenza di
    classe. Quest’approccio è sicuramente riduttivo in quanto
    non solo altri fattori di tipo individuale e soggettivo concorrono a
    determinarlo, ma anche perché molto spesso i fattori sociali
    agiscono sul rendimento non direttamente, ma in maniera mediata,
    attraverso meccanismi interni alla stessa istituzione scolastica.

  • La scuola non è solo un
    apparato istituzionale, ma è anche un contesto esperienziale
    in cui i giovani acquisiscono competenze entro cui costruiscono
    anche una loro identità. L’educazione appare, quindi, come
    un processo complesso, più costruzione sociale che non
    una trasmissione a senso unico.

 

15. Approcci di Sociologia
dell’educazione

  • Lo studio della socializzazione
    necessita di una pluralità di approcci e in particolare di
    uno scambio tra sociologia della conoscenza e dell’educazione.
    Studiare la socializzazione, infatti, non significa analizzare
    soltanto i processi di trasmissione di modelli culturali e di
    valori, come se questi fossero qualcosa di già dato. È
    necessario tenere conto dei criteri di selezione che presiedono al
    sistema educativo scolastico e dei modi attraverso cui l’individuo
    impara ad appropriarsi di particolari “stili cognitivi”, così
    come dei modi come si stabiliscono tra docenti e studenti le
    procedure interpretative che rendono possibile portare a buon fine
    l’insegnamento.

  • La sociologia dell’educazione è
    una disciplina, che in questo momento cerca una migliore
    articolazione concettuale per un approccio più adeguato alla
    complessità dei fenomeni da studiare.

 

16. Le fasi della sociologia
dell’educazione . Fase fondativa

  • Si può affrontare l\’esame
    del rapporto educazione – società distinguendo
    sostanzialmente tre fasi:

  • una prima fase, fondativa,
    che corrisponde all\’impostazione della riflessione sul rapporto
    educazione-società all\’interno della sociologia che si sta
    strutturando in quanto scienza dei fatti sociali. Questa fase, come
    vedremo molto più estesa rispetto alle altre, coincide anche
    con la nascita una riflessione sociologica specifica del fenomeno
    \”educazione\”, considerato quale variabile dipendente da
    una determinata organizzazione sociale. A questa prima fase va in
    sostanza fatta risalire la fondazione degli aspetti teorici portanti
    della sociologia dell\’educazione.

 

17. Sociologia dell’educazione.
Fase dell’autonomia

  • Una seconda fase può essere
    definita come quella dell\’autonomia dei fatti educativi
    rispetto alle strutture sociali esistenti: questa fase descrive
    infatti la rottura della dipendenza, del legame diretto tra
    educazione e società e quindi il prevalere della
    discontinuità dei pro cessi di socializzazione rispetto alla
    società di riferimento. – In questa fase, la sociologia
    dell\’educazione consegue una sua autonomia in quanto disciplina, ma
    soprattutto contribuisce a far emergere prospettive alternative,
    come quella conflittualista, rispetto alla visione prevalentemente
    funzionalista e quindi consensualista dei fatti educativi ( cfr
    Besozzi, 1993, p. 36)

 

18.Le fasi della sociologia
dell’educazione. L’interdipendenza

  • Una terza fase si presenta
    invece all\’insegna dell\’interdipendenza, sia tra processi
    formativi e strutture sociali più ampie, sia tra società
    e i suoi diversi sottosistemi, sia ancora tra teoria sociologica
    generale e sociologia dell\’educazione. L\’interdipendenza rappresenta
    quindi la categoria fondamentale di considerazione del rapporto
    educazione-società in una fase più matura sia per la
    sociologia sia per la stessa sociologia dell\’educazione. Inoltre,
    l\’interdipendenza ci descrive i processi educativi in rapporto alle
    strutture sociali nei termini di una reciproca strutturazione, che
    riguarda anche i processi educativi al loro interno. Essi sono
    infatti, al contempo, processi di interazione e processi di
    produzione e riproduzione delle strutture sociali esistenti (cfr
    Besozzi, 1993, 36-37)

  • La fase dell\’interdipendenza, che
    corrisponde anche agli anni più recenti, ci propone una
    teoria non più unidimensionale e deterministica dei processi
    formativi, bensì una teoria multidimensionale e articolata
    tra azioni degli individui e funzionamento delle istituzioni, un
    approccio che possa quindi «incorporare allo stesso tempo le
    condizioni strutturali dell\’interazione educativa e l\’influenza
    dell\’azione indipen­dente del cambiamento educativo»
    (Archer, 1979, p. 5).

 

19. Sociologia dell’educazione. I
processi principali

  • Nel corso degli anni Ottanta la
    disciplina è andata incontro a cinque processi principali:

  • Espansione della disciplina dovuta all’accrescimento di domanda

  • Articolazione dei temi a dei
    problemi

  • Moltiplicazione delle relazioni
    a livello istituzionale tra la scuola e le altre istituzioni,
    dovuto
    soprattutto all’esigenza di raccordare le diverse politiche
    sociali (tra cui, appunto, la politica dell’educazione)

  • Moltiplicazione delle relazioni
    con il mercato.

  • Affermazione di modi e di
    tecniche di trasmissione della conoscenza diversi dall’istruzione
    formale,
    basate in particolare sulle interazioni e le
    intersezioni tra sapere imparato a scuola e sapere appreso tramite i
    media, le attività volontarie, ecc.

  • Crescendo la complessità,
    aumenta anche l’interdipendenza delle variabili da analizzare,
    ponendo l’esigenza di un approccio multidimensionale

 

20.Sociologia dell’educazione
I
Settori privilegiati della sociologia dell’educazione :

  • Lo studio della funzione sociale
    dell’istruzione e in particolare della scuola, lo studio dei
    soggetti istituzionali del sistema educativo

  • lo studio dei processi di
    socializzazione e l’analisi delle macrorelazioni tra sistema
    formativo, economico politico e culturale

  • il rapporto tra scuola e
    stratificazione sociale.

 

21. Dieci aree tematiche rilevanti
di Sociologia dell’educazione
a. Trasformazioni del
sistema formativo

  • Da un sistema formativo centrato
    sulla famiglia, prevalente nella società pre-industriale, si
    è passati a un sistema scuola centrico con il
    consolidarsi della società industriale.

  • Con l\’avvento della società
    post-industriale, la scuola perde di fatto la sua funzione quasi
    monopolistica nel conservare e nel trasmettere il sapere ed è
    costretta a ridefinire il proprio ruolo all\’interno di un sistema
    che tende sempre più chiaramente a configurarsi come
    policentrico, proprio per sottolineare la presenza di una
    molteplicità di poli formativi, tradizionali ma anche del
    tutto nuovi.

  • Un esempio di questi ultimi è
    il \”centro domestico multinformazionale\”, costituito da
    una serie di mezzi audiovisivi e di computer che consentono di
    svolgere a casa larga parte del lavoro formativo che attualmente si
    svolge a scuola. Di qui la necessità per la stessa sociologia
    di allargare il campo di indagine alla cosiddetta formazione
    diffusa
    , cioè a quella rete di opportunità
    formative che sta progressivamente integrando e in parte addirittura
    sostituendo l\’istituzione scolastica[1].

  • [1] Da V. Cesareo, Introduzione a E. Besozzi, Elementi di sociologia
    dell’educazione
    , 1993, pp.16-22

  • Cfr. Giovannini, 1987, pp. 3-17.

 

22. Dieci aree tematiche rilevanti
di Sociologia dell’educazione

b. Modalità di
fruizione del sistema scolastico

  • Sono riscontrabili alcuni indizi
    che inducono a problematizzare la modalità finora decisamente
    prevalente di fruizione scolastica, quella cioè della
    \”massima continuità iniziale\”. In base a essa, tale
    fruizione è graduale e continuativa, concentrandosi e quasi
    sempre esaurendosi tutta nel periodo iniziale del ciclo vitale.

  • L\’aumento dell\’istruzione si è
    quindi configurato anch\’esso essenzialmente in termini di
    dilatazione dell\’unico periodo di frequenza scolastica, che si
    colloca nella prima fase della vita dell\’individuo.

  • Peraltro, esigenze professionali e
    di riconversione occupazionale da una parte, esigenze espressive
    riconducibili al policentrismo esistenziale già ricordato
    dall\’altra, introducono sempre più anche mo­dalità
    di fruizione ascrivibili all\’ordine della discontinuità.

  • La necessità o il desiderio
    di ritornare oppure di riprendere gli studi in età adulta
    costituiscono quindi due spinte alla discontinuità.

 

 

 


23. Dieci aree tematiche
rilevanti di Sociologia dell’educazione

c. Uguaglianza
delle opportunità

  • All\’analisi sociologica va
    ascritto indubbiamente il merito di aver evidenziato l\’incidenza di
    fattori condizionanti l\’accesso e la riuscita nella scuola,
    individuandoli sia all\’esterno sia all\’interno di quest\’ultima.

  • Nelle ricerche, a partire dagli
    anni Trenta e Quaranta, si è particolarmente studiato il peso
    dell\’elemento economico nel favorire o sfavorire la carriera
    scolastica. Di qui l\’attenzione per la provenienza familiare degli
    allievi in termini di reddito.


24. Dieci aree tematiche
rilevanti di Sociologia dell’educazione

c. Uguaglianza
delle opportunità 1

  • Successivamente si è dato
    spazio anche e sempre più alla dimensione culturale, cioè al grado di istruzione dei genitori e al loro
    atteggiamento nei confronti della formazione dei propri figli.

  • In seguito la stessa scuola è
    stata esaminata come produttrice di condizionamenti strutturali (vicinanza-lontananza di strutture scolastiche) e
    culturali (motivazioni e orientamenti dei docenti) nei riguardi
    degli allievi.

  • Il tema della selezione,
    con i suoi agganci diretti alla stratificazione sociale, è
    stato quindi al centro della ricerca che vede oggi emergere nuovi
    aspetti problematici come quelli dell\’analfabetismo tecnologico,
    delle nuove emarginazioni.

  • In particolare appare necessario
    reinterpretare il principio dell\’uguaglianza nelle possibilità
    d\’accesso alla scuola. A tal riguardo, fra le ipotesi più
    innovative, figura quella di sostituire il paradigma dell\’uniformità
    – che di fatto non assicura l\’uguaglianza se non formalmente – con
    il paradigma della differenziazione, diretto a garantire la
    flessibilità della fruizione della formazione e la
    personalizzazione degli itinerari formativi.

  • In base a queste strategie,
    sembrerebbe possibile affrontare meglio i problemi concernenti
    l\’insuccesso, il ritardo e gli abbandoni degli studi.

 

25. Dieci aree tematiche rilevanti
di Sociologia dell’educazione

d. Dinamica della domanda
e dell\’offerta di formazione

  • Domanda e offerta si incontrano
    con diverse modalità dando vita a un mercato formativo, o
    meglio a un \”quasi-mercato\” perché invero non
    sussistono tutte le qualità proprie del mercato economico.

  • Sotto il profilo dell\’offerta si è
    già accennato, introducendo il policentrismo, alla crescita
    continua di opportunità formative scolastiche e no.

  • Per quanto riguarda la domanda, la
    ricerca sociologica più recente e attenta ha evidenziato che
    tale domanda tende a diventare più esigente, nel senso che le
    giovani generazioni non necessariamente si concentrano sulla scuola,
    ma sono pronte a cambiare genere di studi se insoddisfatte, cercano
    di costruirsi percorsi formativi sempre più personalizzati,
    cominciano a mostrarsi favorevoli ad alternare periodi di studio con
    periodi di lavoro.

  • Di qui la necessità che la
    sociologia dell\’educazione esplori questi sentieri di istruzione
    meno convenzionali, nonché le indicazioni che spingono le
    giovani generazioni a sceglierli.

 

26. Dieci aree tematiche rilevanti
di Sociologia dell’educazione

e. Raccordo col mercato
del lavoro

  • La problematicità di questo
    rapporto emerge dal fatto che esso può essere concepito
    sempre meno in termini statici, cioè di rigida e stabile
    corrispondenza dell\’output scolastico alle necessità del
    mondo produttivo.

  • Inoltre, il passaggio dalla
    formazione al lavoro risulta sempre meno netto e immediato, tanto
    che da alcuni anni si preferisce usare il termine \”transizione\”
    per cogliere e sottolineare quell\’intreccio vario di modalità
    che contraddistingue questo momento, il quale tende a estendersi nel
    tempo, soprattutto mediante forme miste di istruzione e lavoro.
    L\’analisi sociologica deve quindi occuparsi anche di queste mode non
    tradizionali di uscita dal sistema scolastico ma anche del fenomeno
    – peraltro ancora molto limitato ma molto significativo – dei
    rientri a scuola da parte di giovani e adulti.

 

27. Dieci aree tematiche rilevanti
di Sociologia dell’educazione

f. Aspetti sociologici
delle politiche formative

  • Lo scenario di società
    flessibile, delineato in precedenza, consente di cogliere numerosi
    stimoli e suggerimenti declinabili in termini di analisi delle
    politiche sociali. Esse devono fare i conti, per quanto attiene
    all\’istruzione, con tre esigenze tra loro contraddittorie:

  • a) restringere le politiche di
    welfare per ridurre le spinte inflazionistiche;

  • b) varare interventi per ridurre
    le tensioni provocate dalle politiche restrittive;

  • c) aumentare e migliorare la
    produzione di conoscenza per favorire l\’innovazione e reggere la
    concorrenza internazionale, di cui si è fatto cenno.

  • Queste oggettive difficoltà
    hanno recentemente indotto ad affrontare con maggiore sistematicità
    e attenzione anche il tema dell\’efficienza del sistema di
    istruzione
    , con particolare riferimento al problema degli
    sprechi, alla questione dell\’autonomia,
    all\’introduzione delle nuove tecnologie soprattutto informatiche.

  • Appare inoltre rilevante cercare
    di cogliere le eventuali discrepanze tra livello istituzionale e
    livello reale del sistema di istruzione, nonché gli squilibri
    territoriali
    del servizio di istruzione.

  • Per quanto riguarda più
    specificamente il sistema scolastico italiano, si pone infine il
    nodo dell\’autonomia dei singoli istituti e di nuovi modelli
    organizzativi che necessitano del contributo della sociologia.

    28.
    Dieci aree tematiche rilevanti di Sociologia dell’educazione

    g. Educazione interculturale

  • Un tema vecchio in altri Paesi,
    non del tutto nuovo per l\’Italia, è quello dell\’incontro tra
    culture diverse sia a causa dei flussi migratori in entrata sia in
    vista dell\’integrazione europea che non può ridursi a un mero
    fatto economico.

  • Si tratta di una tematica che
    investe direttamente l\’intero sistema formativo e la scuola in modo
    particolare. Si impone infatti la questione dell\’identità
    culturale a vari livelli (locale, nazionale, sovra nazionale) che
    diventa cruciale nella misura in cui si è costretti a
    confrontarsi con culture diver­se dalla propria.

  • In particolare la stessa
    sociologia dell\’educazione è chiamata ad affrontare
    l\’analisi, sotto il profilo dell\’incidenza formativa, del grado di
    relativa vicinanza o lontananza tra le culture che si incontrano, in
    quanto tale incontro presenta conseguenze differenti sotto il
    profilo della conoscenza e della comunicazione reciproca.

  • Inoltre occorre verificare se il
    rapporto tra culture è tendenzialmente simmetrico o
    asimmetrico, nel senso che una di esse può essere più
    potente delle altre e quindi riuscire a imporsi diventando persino
    cultura dominante o egemone.

 

29. Dieci aree tematiche rilevanti
di Sociologia dell’educazione

h. Educazione
interculturale 1

  • Il grado di etnocentrismo
    rappresenta un altro aspetto rilevante all\’interno del tema
    dell\’interculturalità, così come l\’eventuale emergere
    di nuove forme di coscienza collettiva, a livello europeo.

  • Si tratta di problemi con i quali
    la scuola dovrà necessariamente confrontarsi in misura
    crescente in quanto è coinvolta in essi. Da qui l\’opportunità
    che la stessa sociologia dell\’educazione si interessi alla tematica
    della educazione multiculturale con tutte le sue implicazioni in
    termini di resistenze, conflitti, dinamiche interattive,
    atteggiamenti e comportamenti.

30. Dieci aree tematiche rilevanti
di Sociologia dell’educazione

i. L\’innovazione educativa

  • Si tratta di un\’area tematica che
    tocca ciascuno dei punti già indicati ma che merita
    un\’attenzione specifica da parte dell\’analisi sociologica.

  • Se è vero che può
    frequentemente verificarsi un \”ritardo culturale\” ad
    esempio delle scuole nei confronti di altre istituzioni, è
    però altrettanto possibile verificare empiricamente come
    alcuni ambiti formativi possano anticipare e addirittura precedere
    processi di modificazione culturale e strutturale di ampia portata.

 

30. Dieci aree tematiche rilevanti
di Sociologia dell’educazione

i. L\’innovazione educativa

  • Con riferimento al momento attuale
    – ma questa considerazione è applicabile anche al passato –
    un\’analisi attenta consente di cogliere, all\’interno del sempre più
    complesso e articolato sistema formativo, un\’eterogeneità
    di situazioni e di attività, che sarebbe profondamente errato
    etichettare tutte come \”arretrate\”.

  • Nei confronti del cambiamento
    socio-culturale in atto e delle stesse innovazioni tecnologiche, il
    sistema formativo nel suo complesso si presenta ormai così
    differenziato, che diventa persino scorretto ragionare in
    termini di \”situazione media\”, mentre occorre prendere
    atto della compresenza, per di più dinamica, di settori
    particolarmente avanzati e di altri decisamente arretrati: ciò
    vale con riferimento sia alle risorse umane, sia alla realtà
    scolastica ed extrascolastica.

  • Il mutamento in atto non si
    configura quindi come un processo unilineare che penetra
    uniformemente e gradualmente nel sistema formativo, ma piuttosto
    come un movimento che produce un effetto a pelle di leopardo,
    con la presenza di nuclei innovativi che possono essere presenti
    anche in plessi scolastici inseriti in contesti territoriali
    decisamente tradizionali.

 

31. Dieci aree tematiche rilevanti
di Sociologia dell’educazione

l. Innovazione tecnologica

  • Gli agenti d\’innovazione sociale
    (istituzioni, persone e gruppi) sono disseminati territorialmente
    secondo criteri che sfuggono alle classificazioni finora utilizzate
    (ad esempio, città­campagna, Nord-Sud), per cui è
    necessario adottare, anche per quan­to riguarda l\’Italia,
    strumenti di lettura più articolati, che escano dallo
    schematico riduttivismo di tipo dicotomico.

  • La scoperta avvenuta, seppure in
    ritardo, negli anni Settanta, di una \”terza Italia\” ha dei
    risvolti indubbi anche sotto il profilo educativo e non solo
    economico; la rilevanza delle nuove aree metropolitane mette in
    discussione la rigida contrapposizione tra città e campagna e
    comporta la necessità di ragionare, ad esempio, in termini di
    bacini di utenza anche per quanto riguarda l\’istituzione dei servizi
    scolastici; la diffusione dei mass-media, specie televisivi, impone
    una profonda riconsiderazione delle strutture, dei processi e dei
    contenuti della formazione.


32. Dieci aree tematiche
rilevanti di Sociologia dell’educazione

m. Innovazione
tecnologica

  • Nonostante le indubbie difficoltà
    formali e sostanziali, anche nella scuola italiana esistono però
    insegnanti innovativi, attenti a cogliere i segni dei tempi e quindi
    capaci di stabilire un valido rap­porto educativo con le nuove
    generazioni, esistono iniziative di aper­tura alla realtà
    esterna, quali gli stage aziendali, l\’alternanza scuola­lavoro
    ecc.

  • Insomma, persino il segmento di
    sistema formativo tradizionalmente e realisticamente più
    statico e meno ricettivo nei confronti dei cambiamenti, cioè
    l\’istituzione scuola, non può essere definito del
    tutto bloccato, ma, seppure in misura modesta, è
    anch\’esso provocato e influenzato dai mutamenti in atto e quindi è
    costretto a dare delle risposte, anche se ciò avviene
    prevalentemente per opera di singoli operatori, più sensibili
    e attenti, i quali a loro volta diventano virtualmente agenti di
    cambiamento.

 

33. Dieci aree tematiche rilevanti
di Sociologia dell’educazione
m. Innovazione tecnologica 1

  • Di fatto, poiché il sistema
    formativo è sempre e comunque radicato in una realtà
    sociale definita, se quest\’ultima è coinvolta in processi di
    modificazione profonda, è impossibile che esso vi rimanga
    estraneo a lungo, nonostante eventuali resistenze.

  • Tuttavia, nel settore scolastico,
    l\’esistenza di gravi ritardi connessi alle mancate riforme e
    la tendenziale resistenza alle innovazioni da parte degli
    operatori non consentono di arrivare a concludere, come
    spesso avviene, che tutta la scuola è bloccata, è
    tradizionale, è fuori dal tempo presente, non è
    rivolta al futuro.

 


34. Dieci aree tematiche
rilevanti di Sociologia dell’educazione

n. Mutamenti
culturali e processi formativi

  • Si è appena accennato alla
    rilevanza del mutamento quale carattere distintivo del nostro
    momento storico.

  • Tale mutamento è
    particolarmente significativo anche e forse soprattutto per quanto
    riguarda la cultura, intesa antropologicamente, cioè quale
    modo di vivere di un gruppo sociale o società.

  • Da qui l\’attenzione della
    sociologia dell\’educazione per verificare in che misura e con quali
    modalità le \”novità culturali\” vengono
    colte, esaminate criticamente e declinate adeguatamente all\’interno
    delle istituzioni formative.

  • Ad esempio, si tratta di studiare
    come la domanda di soggettività e di realizzazione personale
    trovi spazio nella scuola, oppure di esaminare come quest\’ultima si
    ponga di fronte a una cultura contemporanea che, sotto il profilo
    temporale, si concentra sempre più sul presente, riducendo
    l\’atten­zione non solo verso il passato ma anche verso il
    futuro, con la conseguenza di far contrarre la capacità
    progettuale sia individuale sia collettiva»[1]
    [1] Cfr.
    Cesareo, 1990.

 

 

35. Dieci aree tematiche rilevanti
di Sociologia dell’educazione

o. Il ruolo o la
professione docente

  • Si tratta di un tema classico e
    consolidato che, per un verso, si pone a cavallo tra la sociologia
    dell\’educazione e quella delle professioni, ma, per altro verso, ha
    dato vita a un filone quasi autonomo di studi e di ricerche
    denominato per l\’appunto \”sociologia degli insegnanti\” o
    \”dell\’insegnamento\”.

  • Tradizionalmente è stato
    studiato il ruolo del docente, in termini di conoscenze, capacità
    e motivazioni, in relazione a quello degli allievi o dei capi di
    istituto. Un altro tema oggetto di numerose ricer­che specifiche
    è costituito dalla professionalità degli insegnanti
    all\’interno dell\’organizzazione scolastica, soprattutto per
    verificare l\’auto­anomia del professionista e gli obblighi
    derivanti dall\’essere membro di una struttura spesso burocratica.

  • Più recentemente emergono
    nuovi aspetti che sono sempre più attentamente affrontati
    dall\’analisi sociologica: da quello del rapporto dei rapporti
    intergenerazionali tra insegnanti e allievi a quello dell\’identità
    del docente e del suo atteggiamento nei confronti dei rilevanti
    mutamenti socio-culturali in atto.

  • A questo punto del discorso
    diventa importante l\’esame di alcuni contributi sociologici, che ci
    consentano di cogliere questa \”scoperta sociale
    dell\’educazione\” e, soprattutto, la lettura dell\’educazione in
    termini di dipendenza dalla struttura sociale nella quale
    essa si realizza