Acqua bene comune

Acqua bene comune

L’Osservatorio Indipendente sull’Acqua del Gran Sasso ha  ribadito alla Commissione Ambiente della Camera dei Deputati, in audizione il 9 dicembre u.s., le preoccupazioni sulla mancata messa in sicurezza dell’acquifero  del Gran Sasso  rispetto alle due potenziali fonti di inquinamento delle gallerie autostradali dell’A24 e dei Laboratori sotterranei dell’INFN.

Nel comunicato stampa , i rappresentanti dell’Osservatorio intervenuti hanno evidenziato:
– la situazione paradossale per cui,dopo circa due decenni, da quando le associazioni ambientaliste portarono all’attenzione dell’opinione pubblica la situazione di pericolo in cui versa l’acquifero che rifornisce 700.000 abruzzesi, non si registrano progressi significativi;
–  il fatto che è sempre stata negata la partecipazione dell’Osservatorio, formato da associazioni nazionali riconosciute quali portatrici di interessi generali, nei tavoli di confronto disattendendo il principio di sussidiarietà  sancito nella riforma del Terzo settore;
– la gravità della perdita di 100 litri di acqua al secondo poiché, per mancanza di sicurezza, da anni si devono mettere a scarico le acque raccolte dai sistemi di drenaggio intorno ai Laboratori dell’INFN;
– la gravità del fatto che siano scaricati sui contribuenti attraverso le bollette, i costi degli interventi necessariamente messi  in campo da parte degli acquedotti per implementare il monitoraggio e i controlli sull’acqua: la beffa aggiunta al danno!
–  la mancata rimozione entro il 31 dicembre 2020  delle sostanze pericolose stoccate nei Laboratori dell’INFN : ad oggi si sa soltanto che è stata completata favorevolmente la procedura di valutazione ambientale sul progetto di rimozione; 
– la necessità della  gestione, anche economica, di un incidente eventuale durante la rimozione, prevedendo un fondo economico e un piano di distribuzione dell’acqua potabile che non potrà essere a carico della collettività;
– la grande preoccupazione  per il tentativo della Strada dei Parchi SpA di non svolgere la procedura di Valutazione di incidenza ambientale (VINCA) relativamente agli interventi di pulizia delle gallerie autostradali A24, con quel che ne consegue;
– il timore per le dichiarazioni su possibili integrazioni ai poteri straordinari del Commissario che dovrebbero superare alcune normative poste a tutela dell’ambiente e, di conseguenza, della salute dei cittadini, nonché su possibili modifiche al Protocollo del 2017 su comunicazione, autorizzazione e allerta da seguire preventivamente alla realizzazione di interventi che possano comportare il rischio di pregiudicare la qualità delle acque del sistema idrico del Gran Sasso;
–  il fatto che i veri problemi non derivano dall’insufficienza normativa ma  sono legati al non essere intervenuti concretamente, nonostante i milioni di euro già spesi anche durante la precedente gestione commissariale, mettendo in sicurezza l’acquifero tenendo sempre presente che non dovrà essere questo ad adattarsi alle esigenze dei laboratori dell’INFN e delle gallerie autostradali A24, ma viceversa!

Il testo integrale del comunicato stampa si può leggere su https://www.facebook.com/OsservatorioIndipendenteAcquaGranSasso