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. “Abbiamo avuto capacità di resilienza e di sviluppo”. Il sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto, commenta così il quinto posto ottenuto in Italia per crescita del Pil (+12,1%; Italia +6,4), quindi della ricchezza espressa da parte di tutto il territorio provinciale (dal 2019 al 2025), in un raffronto di dati tra l’era pre Covid e post. A trainare la ripresa locale l’export, la domanda interna, il settore tessile-abbigliamento, i macchinari e tutto il settore delle costruzioni, tra superbonus, Pnrr e sisma.  

. Sempre più commercianti in città si stanno riversando sui social per ravvivare la propria immagine ma soprattutto per rimpolpare incassi e ottimismo: in alcuni casi addirittura il 90% delle vendite giungono da Facebook, Instagram e Tiktok. Non si tratta di e-commerce in senso stretto, quindi di spedizioni di pacchi, ma l’approdo sui social per la maggior parte dei casi ha il compito di intercettare clientela locale, fidelizzandola, e portarla nel negozio fisico. In buona sostanza si va nell’universo virtuale, si naviga nell’infinito mare magnum del web, per invitare spesso il vicino di casa.   

. Vista la notevole richiesta di vaccinazioni antinfluenzali e anti Covid (in sole due settimane sono state inoculate ben 2100 dosi), la Asl di Teramo aumenta il numero delle sedute per la sua campagna e ricorda che ci si può vaccinare nei centri vaccinali Siesp e nelle Uccp, oltre che negli ambulatori dei medici di medicina generale e nelle farmacie aderenti alla campagna.   

. Parte a Villa Rosa di Martinsicuro la prima Casa di Comunità delle otto che dovranno essere realizzate in provincia di Teramo, seguendo i dettami della medicina di prossimità. La struttura avrà pure il compito di contrastare la mobilità passiva (per la Asl locale un Moloch da abbattere) alimentata dalla vicinanza di presidi ospedalieri marchigiani. Tant’è che nel distretto sanitario di Villa Rosa, al cui interno ieri è stata inaugurata la casa di comunità (la prima in provincia e “forse la prima in Abruzzo almeno perché già attiva” ha aggiunto l’assessore Nicoletta Verì), si è gridato al mezzo miracolo: “Qui arrivano pazienti marchigiani, facciamo mobilità attiva” ha spiegato Giandomenico Pinto, direttore dell’area distrettuale che tra poche ore andrà in pensione dopo 43 anni di servizio (“una colonna della medicina territoriale, assieme a Valerio Profeta ” ha chiosato il dg Asl Maurizio Di Giosia). 

. È sempre più sosta selvaggia a Teramo, in piazza Martiri della Libertà, in Via Savini, lungo il teatro romano, in Piazza Verdi ed in molti altri punti sensibili, soprattutto dinanzi alle attività commerciali del centro storico o nelle immediate vicinanze. I sindacati la indicano come una delle cause delle criticità del Trasporto pubblico locale per un fenomeno che sottintende “mancanza di rispetto delle regole da parte di alcuni cittadini e di educazione stradale” come recita la Fit Cisl. Mentre per i commercianti esiste anche la sosta selvaggia “buona, cioè – come spiega Michele Di Pietro di Parallelo 24 – i parcheggi in doppia fila che però portano clienti in negozio a dispetto di quando avevo il negozio per il corso vecchio dinanzi alle strisce blu”.   

. Sebbene aumentino di numero le start-up innovative in provincia di Teramo (ne sono 54), la loro crescita è troppo lenta: fanno fatica a svilupparsi e a fornire occupazione, questo l’allarme di Confindustria Abruzzo. Cosicché chi ha un’idea, soprattutto i giovani, se la vendono all’estero dove trovano migliori condizioni per creare società. Tanto che la Camera di Commercio del Gran Sasso (Te-Aq) afferma di avere gettato uno sguardo particolare a realtà estere che potrebbero inserirsi all’interno di un contesto economico locale, in ambito Zes. “È il caso ad esempio della Pangea Propulsion, la società spagnola di Barcellona che produce razzi e satelliti del teramano Federico Rossi, titolare assieme a dei soci, che potrebbe aprire una sede dalle nostre parti.“ 

. Tutto il popolo del Delfico da più di un anno è in attesa di risposte per la struttura scolastica di Piazza Dante. “La vicenda è finita nel dimenticatoio – afferma sconsolata la dirigente scolastica del Convitto, Daniela Baldassarre – siamo tutti molto preoccupati: in veste di persone che hanno principalmente interesse nel sito, chiediamo che qualcuno ci illumini, ci faccia sapere”. 

. Scuole, poste, farmacie, banche, enti con le loro scale e i loro dislivelli: le barriere architettoniche giorno dopo giorno a Teramo diventano sempre più ostacoli insormontabili per chi è in carrozzina, per le mamme o per chi, semplicemente, è solo anziano. Sono disparati i siti in cui in città è molto difficoltoso transitare. Corrado Arnoni è in carrozzina dal 1977 per un banale incidente di moto a 30 km orari: “L’altro giorno sono caduto in Via Carlo Forti vicino ad un cantiere a causa di un rialzo, mi hanno soccorso in maniera molto disagevole: è stato imbarazzante. Di punti critici in città per noi disabili ce ne sono tanti, diverse le buche, le toilette nei bar sono perlopiù impraticabili, anche diversi enti sono inaccessibili come molti negozi”. 

. Cresce il turismo in provincia di Teramo e in tutta la regione, in particolar modo nell’entroterra ma gli addetti ai lavori, riuniti nel capoluogo aprutino nel Forum di Cna (Active), chiedono un’alleanza strategica per un turismo di qualità, cabine di regie, alta professionalità, perché malgrado alcune buone prassi, manca una politica integrata, una degna accoglienza soprattutto nelle zone montane e in alcune realtà vige l’abbandono. “Bando anche agli improvvisatori nel settore” è l’appello della sociologa rurale, la docente universitaria Rita Salvatore.