L’Unione Divina: Maria, l’Amore e la Promessa di Dio

31 Maggio 2023

Tra Dio e Maria, Creatore e creatura, l’amore, al di là dell’abissale distanza ontologica, diviene un donarsi reciprocamente. Ora la ragazzina di Nazareth appare tanto grande da circondare il suo Creatore bambino, libera come la sposa del Cantico dei Cantici dai condizionamenti della natura, della cultura e del peccato. Rileva S. Girolamo: «Ciò che Dio crea come realtà nuova è che nel rapporto, nella relazione d’amore, è la donna a prendere l’iniziativa. Ma la donna nella Bibbia rappresenta il popolo, l’umanità. Quindi la cosa nuova…è che Dio lascia la sua iniziativa all’umanità. Un’umanità alla quale Dio fa una promessa “metterò il mio Spirito dentro di voi” […] L’umanità vive in sinergia con lo Spirito Santo, indicata da Maria nella quale è sceso lo Spirito santo […] Nella nuova economia l’umanità ha l’iniziativa nel rapporto d’amore con Dio, può essere lei a proporre a Dio come portare avanti la storia»[1].

Non possiamo sapere in che modo si sia realizzata l’unione, giacché occorre liberarsi da genitalità e concezioni ierogamiche, ma certamente è stata reale: il Padre ha agito mediante la potenza dello Spirito che, effuso su ogni carne (cf Gl 3, 1-3), ha prodotto in Maria una novità assoluta. Sant’Andrea di Creta, più che indugiare su spiegazioni inspiegabili, preferisce invitare alla gioia, rivolgendosi particolarmente alle donne: «Le anime buone e grate intonino un cantico di gioia; la natura convochi tutte le creature per annunciare loro la buona novella del loro rinnovamento e l’inizio della loro riforma […]. Facciano salti di gioia le madri, perché colei che non aveva discendenza [Sant’Anna] ha generato una Madre vergine e immacolata. Si rallegrino le vergini, perché un terreno non seminato dall’uomo porterà come frutto Colui che procede dal Padre senza separazione, secondo una modalità più ammirevole di quanto possa dirsi. Applaudano le donne, perché se in altri tempi una donna fu occasione imprudente di peccato, ancora una donna oggi ci porta le primizie della salvezza; e quella che prima fu rea, si manifesta ora approvata dal giudizio divino: Madre che non conosce uomo, eletta dal suo Creatore, restauratrice del genere umano»[2].

[1] F. Cocchini, Le sei parole di Maria, Dehoniane, Bologna 2019, 42-43.

[2] Sant’Andrea di Creta, Omelia 1 per la Natività della. Santissima Madre di Dio, in https://dontresal.altervista.org/nativita – b – v – maria – dai – discorsi – santandrea – creta – vescovo/ (visit. il 19.05.2020).