RIVISTA DI INFORMAZIONE E CULTURA
Anno XLIX – n. 27 -  
Reg. n. 119 17-10-1974 - Tribunale di Teramo - R.O.C. n 5615 del 18-06-2003

 

 

Time out: fuori dal chiasso

Gli adolescenti delle società occidentali sono nati in un mondo di suoni, immagini, audiovisivi. Ingurgitano bocconi di impressioni senza avere il tempo di metabolizzare. Stimoli superficiali e fuggitivi rubano il tempo necessario per riflettere, meditare, contemplare, ascoltare e si perdono dietro la continua ricerca di sollecitazioni, il cui effetto principale è quello di far eludere le fondamentali domande esistenziali. Troppi sono i giovani che finiscono col diventare succubi delle piazze e non riescono ad assaporare momenti di calma e di quel silenzio che considerano una perdita di tempo, lo sopportano di malavoglia quando imposto, per timore di sanzioni, quando non mettono in atto un silenzio che è il broncio di chi si rinchiude su se stesso.  Sono i ragazzi della generazione digitale che se non sono connessi cadono nella sindrome della cosiddetta nomofobia a causa di una insopprimibile dipendenza da connessione. Da un lato sono la conferma che l’essere umano è per natura socievole e ha bisogno di rispecchiarsi e confrontarsi con gli altri. Tuttavia, senza un periodo di riflessione personale, senza dare alla parola quello spessore di senso che nasce dalla riflessione, la comunicazione si riduce...

Gli adolescenti delle società occidentali sono nati in un mondo di suoni, immagini, audiovisivi. Ingurgitano bocconi di impressioni senza avere il tempo di metabolizzare. Stimoli superficiali e fuggitivi rubano il tempo necessario per riflettere, meditare, contemplare, ascoltare e si perdono dietro la continua ricerca di sollecitazioni, il cui effetto principale è quello di far eludere le fondamentali domande esistenziali. Troppi sono i...

 

 

Ricordando Benedetto

 

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