Quando l’ideolgia nasconde la realtà

Meloni e l’opposizione: quando l’ideologia oscura la realtà

C’è una parte dell’opposizione, in particolare quella più radicata a sinistra, che sembra aver scelto la linea del no a prescindere. Non importa se Giorgia Meloni ottenga visibilità internazionale, consolidi rapporti con potenze globali, o si muova con cautela tra USA, NATO ed Europa: ogni gesto viene bollato come propaganda, ogni incontro come fumo negli occhi, ogni successo come illusione.

Il problema non è la critica — sacrosanta in una democrazia — ma l’accecamento ideologico che impedisce di riconoscere anche ciò che, oggettivamente, va nell’interesse del Paese.

✈️ La visita a Trump ne è l’esempio perfetto.

Meloni ha rafforzato il profilo dell’Italia sulla scena internazionale, si è proposta come ponte tra USA e UE, ha parlato di sicurezza, energia, commercio. Eppure, a sinistra, l’unico frame dominante è stato: “Meloni si inginocchia a Trump”. Nessuna analisi sugli interessi economici in gioco. Nessuna riflessione sul pragmatismo necessario per dialogare con chi potrebbe tornare alla Casa Bianca.

🧱 Ideologia contro realtà

L’ideologia progressista, oggi, pare più concentrata a delegittimare che a proporre alternative. Meloni sbaglia? Spesso sì. Ma non sempre. E quando non lo fa, ignorare il dato di realtà significa rinchiudersi in un recinto autoreferenziale che parla solo agli stessi convinti.

🇮🇹 Per l’Italia e l’Europa serve qualcosa di più

L’Italia ha bisogno di un’opposizione lucida, non ossessiva. Di una sinistra che sappia dire: “Qui ha sbagliato, qui ha fatto bene, e noi avremmo fatto così”. Non basta dire che Meloni è pericolosa. Serve dimostrare che c’è un’alternativa credibile, concreta, europea.

a cura di A. Danese col supporto tecnico dell’AI di Chagpt24