Il cinema ai tempi del Covid…

Il cinema ai tempi del Covid…

Confesso di essere tra coloro che, amando il cinema, storcono il naso di fronte al piccolo schermo televisivo quando viene trasmesso un film, specie di quelli che di quest’arte – settima ma non ultima – hanno fatto la storia. Eppure fu proprio la tv, in particolare la Rai quasi ai suoi esordi, a permettere che i ragazzi della mia generazione conoscessero il Cinema del Sogno Americano e si innamorassero per sempre di registi come Hitchcock, Capra, Wilder, Huston. I film venivano trasmessi il lunedì e venerdì in prima serata, che allora aveva inizio intorno alle 20,30 ma non sempre era concesso, specie ai bambini, di assistervi superando oltre la censura cinematografica quella ben più severa dei genitori. Ricordo di aver finto di dormire mentre sbirciavo di tanto in tanto, spaventata, le immagini di quel capolavoro che è il Dottor Jekyll e Mister Hyde di Victor Fleming e di aver guardato sempre di straforo il vietatissimo Picnic di Joshua Logan. In questo periodo di forzata clausura e chiusura delle sale cinematografiche abbiamo riscoperto il cinema in tv, comodamente seduti sul divano.
Certo l’atmosfera non è la stessa, ogni tanto squilla il telefono o qualcuno in casa reclama il tuo aiuto in cerca di qualcosa che non trova, si sente abbaiare il cane del vicino o la bimba del piano di sopra decide di usare proprio allora il suo rumorosissimo triciclo, ma per fortuna la tecnologia ha fatto passi da gigante, per cui si può arrestare la visione, tornare indietro di tutti i fotogrammi che si vuole e, perché no, vedere e rivedere una scena cult o che semplicemente è la nostra preferita. Ci sono, in streaming legali, centinaia di film, oltre quelli trasmessi da emittenti pubbliche e private, spesso delle vere e proprie rassegne dedicate ad un attore, un regista, un genere. Come non approfittarne per rivedere l’intera saga di 007, passare in rassegna tutti gli attori che hanno prestato il loro volto all’eroe di Fleming per ribadire che il più grande sarà sempre Sean Connery, seguito a ruota, ma molto a ruota da Daniel Craig? E vuoi mettere il bello di confrontare le due trasposizioni della novella di Agatha Christie The Witness for Prosecution, dove i pur bravi Billy Howle, Andrea Riseboroug e Toby Jones della versione del 2016 scompaiono di fronte a mostri sacri del calibro di Tyrone Power, Marlene Dietrich e Charles Laughton che interpretarono gli stessi personaggi nel film del 1957, diretto per altro da Billy Wilder? O riscoprire i primi film di Woody Allen e Stanley Kubrick, visti e rivisti più volte, ma che riservano sempre qualche sorpresa? E le commedie all’italiana da Sordi, Gassmann e Tognazzi (i padri) fino a Carlo Verdone. E la saga di Terminator, che stupisce ancora con i suoi effetti speciali? E Ben-Hur, Via col vento, 2001 Odissea nello spazio, Il Paradiso può attendere….? Buona visione a tutti, con la speranza, dal più profondo del cuore, di rivederci al cinema….