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  • Contro il caos viabilità, i cittadini di Teramo invocano a gran voce i sensi unici almeno nei punti più sensibili e pericolosi, dove attualmente vigono i doppi sensi di marcia, in cui la sicurezza dello stesso traffico, assieme a quella del pedone e del ciclista, è messa a repentaglio. 
  • Contro quelle “bollette che schizzano verso l’alto, pregiudicando le attività economiche”, come segnala la Camera di Commercio di Teramo, e per dar seguito alla transizione ecologica ecco le Comunità Energetiche Rinnovabili (Cer): il futuro green ma anche il presente del nostro territorio da realizzare in condomini, aziende, scuole, enti, chiese e altrove. “Una grande opportunità per l’Appennino centrale che si pone a tutti gli effetti come laboratorio di innovazione e sostenibilità per tutte le aree interne del Paese” ha spiegato il Commissario Straordinario per il Sisma 2016, Guido Castelli, annunciandone una a Tossicia: questa teramana sarà costituita da 12 impianti fotovoltaici, tutti su edifici di proprietà pubblica, per un totale di 1560,61 kW. 
  • Teramo centro ha un altro asse della movida: la centralissima Via Veneto che da pochi giorni si è aggiunta alle già storicizzate Piazza Martiri della Libertà, Via Capuani e Piazza Orsini. Nel giro di pochi giorni sono spuntate ben 4 attività di food, di cui due già aperte : la prima distribuisce aperitivi cenati dalle 18 alle 24, la seconda è una trattoria a km zero, e due ancora sono da inaugurare (una pizzeria che subentra alla Contea che ha chiuso l’attività) ed un cocktail bar (Tappezzeria Club che si trasferisce da Via Stazio). Il settore tira, molto più di altri comparti, e molti giovani cercano fortuna in cocktail e mazzarelle. In Via Veneto già insistono attività come il ristorante La Granseola, la vineria Pot Still, la cioccolateria Centini e anche un forno, mentre a pochi metri ci sono bar e pizzerie: un concentrato di food che attirerà inevitabilmente ulteriore movida.   
  • Nell’incontro con il commissario per la sicurezza del Gran Sasso, Pierluigi Caputi, l’Osservatorio Indipendente sull’Acqua del Gran Sasso ha evidenziato “la preoccupazione per i tempi degli interventi di messa in sicurezza”. Ricorda come “la pericolosità delle interferenze dei laboratori sotterranei dell’Infn e delle gallerie autostradali con l’acquifero della montagna fu sollevata dalle associazioni ambientaliste fin dai primi anni 2000 e come l’incidente che ha portato al nuovo commissariamento risale ormai a quasi 7 anni fa”. 
  • Sono 12.200 le famiglie povere in provincia di Teramo (il 9,3% della popolazione) per complessive 33.500 persone. “Va sempre peggio” ha spiegato Mirco D’Ignazio, coordinatore Inca Abruzzo e Molise. Sono diverse le cause: minor rilevanza del reddito di cittadinanza (1.500 famiglie non vi accedono più), salari poveri, tipologie di contratto ed anche quelle fragilità che mordono sempre più nel vivo il tessuto socio-economico, avvalorate dall’aumento dei pacchi alimentari destinate alle famiglie nelle varie Caritas.
  • Otto nuovi vigili urbani contro la sosta selvaggia”. Questa è la prima risposta dell’amministrazione teramana, per bocca dell’assessore Graziano Ciapanna, ad un fenomeno che è difficile estirpare e che sta sempre più interessando il centro cittadino. Le ultime lamentele sono giunte da Costruttori teramani, la società che gestisce il parcheggio multipiano da mille posti di Piazza San Francesco, che denuncia appunto una sosta selvaggia dalle sue parti con conseguente “mancato controllo”: “Il riscontro – riferisce il suo Ad, Roberto Di Sante – è attestato da una riduzione dell’utilizzo di strutture preposte alla corretta sosta dei veicoli, una modalità di azione che implicitamente mantiene ordinata, vivibile e più sicura la città”. 
  • Cullare i figli, sfamarli, vestirli, portarli a scuola, andare a lavorare, riprenderli, preparare la cena, fare i piatti, farli addormentare e poi crollare, il tutto per 30 euro in più”: ecco quanto Serena dichiara di aver ricevuto dal bonus mamme, che definisce “una presa per i fondelli per una madre lavoratrice”. È duro l’affondo della Teramana che riferisce di una sua giornata tipo già al primo squillo della sveglia “per prepararsi nel silenzio per poi svegliare i propri cuccioli”: “Meno male che ho la fortuna di aver sposato un padre lavoratore che divide con me le fatiche quotidiane”. E di avere anche “meravigliosi” nonni pensionati.  “La casa, una volta andata pure a fare la spesa, resta in una situazione indecorosa” è il suo rammarico. L’ultimo bimbo viene “prelevato” dall’asilo alle 18.30. “Crollo ronfando sul divano cullando i figli, per ripetere tutto a loop il giorno successivo e tutti gli altri a seguire”. 
  • È lotta allo spreco alimentare: da una certa ora in poi nei negozi teramani è possibile sempre più trovare merce invenduta, in genere deperibile, che viene scontata fino al 50%. In genere dalle sette in poi, come capita nel panificio Gran Sasso di Porta Madonna, oppure anche a mezzogiorno, come da Alberto il Fornaio in Piazza Verdi, o il sabato come nella pescheria Alessio. Altrove si predilige anche il web con App apposite che vanno a caccia di cornetti e sandwich scaduti pagandoli un tot all’esercente che non vede l’ora di sbarazzarsi della merce. 
  • Era un intervento molto atteso quello della stabilizzazione dei precari tra i tecnici che lavorano e processano pratiche nei Comuni, Province e Regione sul sisma del Centro Italia del 2016. Più volte evocata dagli addetti ai lavori, la misura permette ora di lavorare più in sicurezza, irrobustendo il cambio di passo. In questo modo la prosecuzione delle attività è assicurata: un “passaggio di grande importanza” dichiara il Commissario straordinario alla ricostruzione, Guido Castelli.