Smarrimenti

Smarrimenti

Nella settimana in cui si è ricordata la violenza sulle donne, mi è venuto, proprio a me che non sono un tipo nostalgico, un certo rimpianto per le nostre  lotte degli anni 70, quando tutto era chiaro, i buoni ( le donne ) da una parte, i cattivi ( gli uomini) dall’altra , e si rivendicavano con forza e con entusiasmo diritti e dignità. Oggi il terreno è tormentato, scivoloso, restano purtroppo assai chiari gli episodi disumani e feroci, come gli stupri ad opera di vagabondi, ed i femminicidi compiuti da compagni deboli e spietati, ma si spiegano meno gli stupri e le violenze di matrice, diciamo cosi, borghese, avvenuti in ambiti nei quali si fatica a trovare una motivazione, essendo i costumi estremamente liberi ed il sesso altrettanto disponibile.
Il figlio di Beppe Grillo è accusato di aver stuprato, con alcuni compagni di bagordi, una ragazza che aveva invitato, con un’amica, nella villa di suo padre, dopo una serata al Billionaire…
Il fatto è terribile, ma anche assai confuso, perché, mentre tutto accadeva, a notte inoltrata, l’amica avrebbe dormito tranquillamente per tutto il tempo, e comunque appare oscuro il motivo che avrebbe spinto le ragazze ad accettare l’invito a notte fonda, dopo una serata di divertimento.
Caso recente è poi quello della ragazza drogata, sequestrata per una giornata, e violentata da un noto imprenditore milanese, nel corso di un prestigioso party…ma…dov’erano finiti gli altri invitati?  Come è possibile che nessuno si sia accorto di nulla?
Ma soprattutto, dov’erano finite le amiche arrivate con lei al festino?
Forse l’hanno lasciata sola, in nome di una libertà notturna, per cui si parte insieme per la serata, ma poi ognuno si fa i fatti suoi, nel disinteresse più totale, altrimenti definito privacy…
Certo, le donne oggi hanno conquistato il diritto di fare come vogliono, senza che per questo l’uomo debba sentirsi autorizzato ad abusare di loro, ma io mi chiedo : è questa la libertà per cui ci siamo battute negli ultimi 40 anni?
Noi chiedevamo diritti riconosciuti, rispetto, ma anche dignità, stima, non certo una finta libertà come è questa, fatta di regole e cerimoniali rigidi e insulsi, sempre gli stessi, uscire tardi, ingollare liquidi di ogni tipo e schiamazzare in giro fino all’alba.
Per carità, niente moralismi, tutto lecito ( o quasi), ma lontano da scelte culturali di qualsiasi tipo, a meno che non sia cultura orinare sui muri delle case, smontare retrovisori e spaccare bottiglie di birra.
Un vecchio, famoso film , ‘Gioventù bruciata’, mostrava la ribellione dei ragazzi anni ‘50, decisi a vivere di notte  nella violenza e nella sfida alla società, fino a rimetterci la pelle. Il film si chiamava, in realtà, ‘ Rebel without a cause ‘,ribelle senza motivo … ma il motivo c’era, la guerra appena finita ed una società rigida e vecchio stampo da cambiare … E adesso? … D’accordo, forse anche questa società che noi vecchi egoisti e megalomani abbiamo costruito mostra ormai la corda, ma … Che ribelli sono questi quarantenni che ancora chiamiamo ragazzi? Questi adolescenti che barcollano ubriachi o fatti, per i centri storici? O le ragazzine seminude, uscite evidentemente di casa sotto gli occhi distratti dei genitori?
Quali sono le intenzioni, le prospettive?
Non ho risposte, sono solo smarrita.