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. Cercasi operatore edile disperatamente. Gli imprenditori non sanno più cosa fare, che pesci pigliare, anche gli immigrati li hanno abbandonati: all’ultimo corso di apprendistato per 30 posti, solo in sei l’hanno portato a termine e attualmente lavorano. “Stiamo riassumendo i pensionati” afferma sconsolato il presidente Ance, Ezio Iervelli, che ieri mattina ha presentato in sede un corso di formazione, che si terrà tra il 22 marzo e il 28 aprile, finalizzato a cercare le professionalità mancanti.  

. Allarme anoressia infantile in provincia di Teramo. Si abbassa sempre più l’età dei giovani alle prese con questo disturbo alimentare provocato per la maggior parte dall’uso insistente dei social, degli smartphone, dei tablet, insomma delle nuove tecnologie. Gli specialisti ammettono anche che con questa patologia i contatti fisici, quelli reali, calano a dispetto del virtuale. Se prima della pandemia si registravano casi tra i 15 e i 20 anni (questo range vale anche per la bulimia), ora l’età é calata drammaticamente a 9-10 anni.  

. Essere giovani commercianti a Teramo è davvero un’impresa. Non ne sono tanti, e le difficoltà si raddoppiano: dalla stessa attività che soffre mali endemici fino alla verde età che resta un ostacolo insormontabile dinanzi alle posizioni storiche maturate dai più agée. Però ci si prova ancora, anche se dal 2011 si nota un calo preoccupante di ragazze e ragazzi che si sono imbarcati in quest’avventura. Città spenta, pochi clienti in centro, mancanza di parcheggi, sporcizia, eventi non proprio mirati alle esigenze del commercio, sono alcune delle criticità manifestate dai giovani da sommare anche alla poca rappresentanza di cui godono. 

. Al fine di contrastare in Teramo e provincia il fenomeno di un’emergenza abitativa che di giorno in giorno si fa sempre più problematica, aggravata (per la Sicet) dalla retromarcia sul reddito di cittadinanza, ecco giungere 30 alloggi Ater che entro l’anno verranno messi a disposizione dei cittadini. Giusto il tempo necessario per lavori di ripristino e il patrimonio edilizio, una volta riqualificato, potrà essere reso fruibile. I 30 appartamenti sono frutto della pianificazione 2023 che oltretutto ha fatto sì che venissero riconsegnati altri 41 alloggi. “Combattere l’emergenza abitativa – ha spiegato il Presidente dell’Ater, Maria Ceci – significa restituire speranza alle famiglie in difficoltà, per questo consideriamo nostro l’impegno di lavorare continuamente all’individuazione di tutti quei canali di finanziamento che possano consentirci di finanziare interventi finalizzati alla sistemazione degli immobili: alla fine dell’iter previsto dal cronoprogramma avremo riconsegnato alla collettività così tanti alloggi alle famiglie”. 

. L’accordo tra le locali Ance e Confindustria farà da apripista in tutto il suolo nazionale, il primo in Italia per la cessione dei crediti fiscali da bonus edili tra imprese e unione degli industriali: i famosi cassetti fiscali che in questo caso verranno ceduti alle aziende teramane. Tutto ciò appunto quando, alla luce degli ultimi eventi, più di duemila cantieri superbonus non potranno venire alla luce tra la costa e il Gran Sasso: sono stati abortiti in corso per via della stretta governativa che ha inteso rispristinare in primis la salute dei bilanci statali, dietro indirizzo europeo.   

. In un periodo storico in cui i centri di impiego mostrano tutti i propri limiti a subentrare nelle logiche lavorative è il social web che, con alcuni profili su Facebook, assolve a funzioni di mismatch tra domanda e offerta. Le imprese fanno fatica a scovare risorse umane e si affidano sempre più ad internet ma la difficile reperibilità non riguarda solo le elevate professionalità bensì figure anche molto modeste. Nel gruppo Fb “Cerco offro lavoro Teramo” è tutt’un susseguirsi di annunci da parte di privati e di aziende. C’è chi si offre come baby-sitter: altre, soprattutto donne dell’Est ma anche italiane, si definiscono badanti qualificate. Gli hotel pubblicano post a iosa, aspettando la nuova stagione estiva: in questo modo si vuole anticipare un problema che assilla il settore, cioè quello della mancanza di personale. 

. Al netto delle ultime vicende del superbonus e di altre variabili procedurali, inizieranno “presumibilmente” in estate i tanti attesi lavori di ristrutturazione, per il sisma 2016, di Palazzo Pompetti, il vasto immobile tra Piazza Martiri e Corso San Giorgio, all’interno del quale insistono gli uffici comunali e alla cui base campeggiano numerose attività commerciali storiche. Così ha fatto sapere l’Usr di Teramo. Vi saranno problemi per bar, tabacchi e altro, un vulnus per il centro che verrà aggravato anche dai lavori che dovranno cominciare a breve su palazzi limitrofi, come quello di Marcozzi-Rozzi, in buona sostanza quello adiacente a Palazzo Pompetti, dove insiste la libreria Giunti, e di Palazzo Mancini (ma qui i lavori non dovranno pregiudicare le attività). 

. Il commercio raddoppia. In questi tempi così difficili, se non proibitivi, c’è qualcuno che osa sfidare la marea e, come i salmoni controcorrente, oltre ad inaugurare l’attività commerciale, addirittura concede il bis. È il caso di Paola, di Walter, ma anche di tanti che lo fanno da tempo, o di Giulio e di Franca. Donne e uomini coraggiosi, un po’ scavezzacolli, un po’ lungimiranti, spesso irrequieti perché è l’unica cosa che, alla fine, saprebbero fare. 

. Pamela Di Gennaro ci tiene a far sapere come la sua vita e quella del suo figlioletto che portava in grembo siano state salvate prima dal pronto soccorso poi soprattutto dal reparto maternità-ostetricia del Mazzini di Teramo condotto da Alessandro Santarelli. “Quando succedono le cose belle, si devono raccontare” dice semplicemente. Al contempo mette in guardia chi ha la sua stessa patologia, la placenta previa. “La mia placenta era attaccata all’utero e non risaliva, impossibile partorire in queste condizioni (Pamela era alla 35esima settimana, avrebbe compiuto il tempo il 7 marzo), cosicché lo scorso 3 febbraio ho cominciato a sanguinare terribilmente, ero a casa, e poi mi sono resa contro che nell’emorragia avevo perso due litri di sangue. Mio marito Antonio, che non ha perso lucidità, mi ha portato in ospedale: sono arrivata alle 16, alle 17,10 è nato mio figlio Valerio. Hanno salvato la mia vita, assieme a quella di mio figlio, perché in questi casi la mortalità raggiunge l’87%. Un attimo di più e non ce l’avrei fatta”. Pamela vuole ringraziare due dottori del reparto: Cesira Loriana Di Francesco e Carla Peluzzi, oltre chiaramente tutta l’equipe. 

. È una sentenza, quella del Tribunale del lavoro di Teramo, che fa giurisprudenza e che fa gridare vittoria alla Cgil nella battaglia contro il precariato. E non è l’unica, ve ne sarebbero delle altre in preparazione. Nata da una vertenza promossa a tutela di un dipendente della Ruzzo reti spa che aveva interrotto il rapporto di lavoro dopo 5 anni di attività, la sentenza per il segretario Cgil, Pancrazio Cordone, giunge “innovativa” e assume un valore di “portata generale” e che “potrà contribuire a limitare il fenomeno della precarietà sia nel pubblico come nel privato. E nel caso specifico si sancisce pure un risarcimento che va dalle 2,5 alle 10 mensilità”. In primo luogo, si è sanzionato “l’abuso della reiterazione dei contratti di somministrazione nello svolgimento di attività ordinarie, senza più il vincolo della temporaneità o dell’eccezionalità”, vulnus questi contemplati nella normativa europea. Di certo ora, fa sapere Cordone, la sentenza “apre scenari nuovi sul versante delle relazioni sindacali e può incidere, alla luce della contrattazione collettiva, sul percorso di stabilizzazione”. Sui 260 dipendenti di Via Dati ben 100 sono interinali ed interessano tecnici e figure apicali.